Il diaframma in fotografia serve anche a misurare la luce oltre a determinare l’esposizione e la profondità di campo: il diaframma è un elemento essenziale in fotografia, ma anche in illuminotecnica. Non parliamo quindi solo di esposizione ma anche di illuminazione.
Ti chiederai forse: “che c’entra il diaframma con la luce che uso sul set in studio o in esterna?”
Andiamo per gradi. Il diaframma regola la quantità di luce che entra nell’obiettivo e determina la profondità di campo, insieme alla lunghezza focale e alla distanza dal soggetto. La sua scelta influisce sull’estetica dell’immagine, permettendo di isolare il soggetto o mantenere tutto a fuoco.
Conoscere la scala dei diaframmi alla perfezione è fondamentale anche per dosare la luce in modo efficace, specialmente quando si lavora con il flash.
Come il diaframma influenza la profondità di campo
Il diaframma, insieme alla lunghezza focale e alla distanza dal soggetto, incide sulla profondità di campo, determinando quanto dello sfondo sarà nitido o sfocato.
Aperture ampie e sfocatura dello sfondo
Con valori come f/1.4 o f/2.8, si ottiene una profondità di campo ridotta. Questo effetto è ideale per:
- Ritratti e glamour, per separare il soggetto dallo sfondo.
- Fotografia di moda con sfondi sfocati.
- Scatti in condizioni di luce scarsa con messa a fuoco selettiva
Aperture chiuse e massima nitidezza
Con valori come f/8, f/11 o f/16, si ottiene un’ampia profondità di campo. Questi diaframmi sono ideali ad esempio per:
Moda ambientata, per mantenere nitido anche lo sfondo.
Still life, per avere dettagli perfettamente a fuoco.
Macro, per massimizzare la definizione e aumentare la profondità di campo su soggetti ravvicinati.
Il diaframma nella gestione della luce
Il diaframma è anche determinante nella gestione della luce. Quando si utilizza un esposimetro in luce incidente (flash o continua), il valore misurato è restituito in un diaframma, impostando fissi tempi ed iso. La luce deve essere regolata di conseguenza, o in con varianti consapevoli in base al risultato che si desidera avere già al primo scatto.
Esempio pratico di compensazione della luce
Se stiamo facendo uno schema luce scegliendo di esporre ad f 5.6 per avere una certa profondità di campo, immaginiamo di posizionare la keylight alla distanza desiderata e facciamo partire il primo lampo misurando la luce.
Se l’esposimetro indica f/1.4, ma vogliamo scattare a f/5.6, dobbiamo compensare una differenza di 4 stop. Questo significa:
- Aumentare la potenza del flash di 4 stop.
- Regolare ISO se necessario, in caso in cui la luce flash sia già al massimo ad un certa distanza ( qui entra in gioco anche il modellatore usato e la legge dell’inverso del quadrato della distanza).
Quest’operazione di misurare e dosare poi si fare tutti gli altri RUOLI DELLA LUCE dello schema di lluminazione e naturalmente non va allineata a f 5.6 ma al peso che vogliamo dare alla fill light piuttosto che alla luce di sfondo rispetto al risultato che già immaginiamo prima di scattare. Sua questo tema approfondiremo nei prossimi articoli del blog ma intanto ti consiglio di vedere questo video sull’uso dell’esposimetro:
La scala dei diaframmi e la loro importanza
I diaframmi seguono una progressione precisa. Conoscere la scala permette di dosare la luce rapidamente:
Scala dei diaframmi:
f/0.5 – f/0.7 – f/1 – f/1.4 – f/2 – f/2.8 – f/4 – f/5.6 – f/8 – f/11 – f/16 – f/22 – f/32 – f/45 – f/64 – f/90 – f/128
Passare da un valore all’altro significa raddoppiare o dimezzare la quantità di luce.
Come capire la scala dei diaframmi
Per padroneggiare l’uso del diaframma, è essenziale allenarsi a calcolare le differenze di stop tra i vari valori. Ad esempio:
- Da f/8 a f/2 ci sono 4 stop di differenza (ogni stop raddoppia la luce).
- Da f/11 a f/0.7 il salto è ancora più grande e deve essere ben compreso per gestire rapidamente l’illuminazione.
Sapere immediatamente quanti stop separano un valore dall’altro consente di dosare la luce in modo efficace in base alla misurazione ottenuta. Questa abilità è essenziale per lavorare con il flash e adattarsi velocemente alle condizioni di luce.
Conclusione
Il diaframma è uno strumento potente per controllare luce e profondità di campo. Saperlo gestire in relazione all’illuminazione è essenziale per ottenere immagini coerenti con la propria visione fotografica. Conoscere la scala dei diaframmi aiuta a dosare rapidamente la luce, permettendo un controllo totale sulla scena.
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