Cos'è uno schema luce? Fotografia di Schema luce split e relativa foto con modella Ilenia Sculco in lingerie intimo illuminata con luci da studio da Francesco Francia fotografo glamour

Cos’è uno Schema Luce in fotografia

Per capire cosa è uno schema luce non basta osservare un diagramma ma occorre conoscere i principi fondamentali che regolano la luce in fotografia. In questo articolo troverai molte risposte sul tema.
Cos'è uno schema luce? Fotografia di Schema luce split e relativa foto con modella Ilenia Sculco in lingerie intimo illuminata con luci da studio da Francesco Francia fotografo glamour

Che cos’è uno schema luce come gestire l’illuminazione in fotografia sono domande fondamentali per chi vuole realmente definirsi un fotografo (scrittore della luce).

Uno schema luce non è semplicemente la disposizione delle luci sul set, ma un costrutto complesso che determina come ombre e riflessi interagiscono con il soggetto e la scena. È un sistema progettato per dare significato visivo all’immagine, non un semplice insieme di regole tecniche da seguire meccanicamente.

Se ti dicessi: “Progetta nella tua mente la foto perfetta, immagina la luce, misura ogni illuminatore, posiziona i flash e scatta al primo tentativo senza errori, senza mai guardare il display o perdere tempo a correggere,” sapresti farlo?

Se pensi che l’illuminazione sia una questione di gusto personale, di solo istinto creativo o un gioco di tentativi, devi riconsiderare tutto. La luce non è solo un mezzo tecnico, ma un linguaggio visivo che va compreso, padroneggiato e utilizzato consapevolmente.

Ogni scelta luminosa ha un impatto diretto sul messaggio e sull’emozione che l’immagine trasmette. Ignorare questo significa lasciare al caso l’elemento più importante della fotografia: la luce, la materia prima di ogni fotografo.
cosa è uno schema luce spiegato da Francesco Francia fotografo di ritratto e moda. Foto e schema luce di una modella divisa in luce e ombra per uno schema luce split in un ritratto glamour

Elementi fondamentali di uno Schema Luce

La luce non si gestisce di istinto o in base al gusto personale. Un muratore sa che ci sono regole precise per fare un muro di cemento armato. Uno scultore non batte lo scalpello a caso o la statua non ha un suo equilibrio e crolla. Un chirurgo non fa un’incisione durante un intervento a caso o d’istinto. Ogni professionista o artista conosce la sua materia prima e altrettanto dovrebbe fare un fotografo.
Contrariamente a quanto spesso si legge in articoli web o manuali commerciali, uno schema luce non si determina dalla semplice disposizione degli illuminatori, ma dal risultato visivo che essi producono.
Questo include le grafiche di luci e ombre sul volto e sul corpo del soggetto, i rapporti di illuminazione e l’interazione delle luci con la scena in cui il soggetto è rappresentato.

Ogni elemento dello schema deve essere progettato con precisione per raggiungere un equilibrio tra estetica, narrazione e impatto visivo.
Tre elementi fondamentali che guidano la costruzione di uno schema luce:

Rapporto tra volto del soggetto e ombreggiatura 

L’ombreggiatura non è un semplice effetto visivo, ma uno strumento narrativo essenziale. Deve essere studiata per creare un equilibrio tra estetica e comunicazione visiva. Ad esempio:

  • Un’illuminazione morbida e diffusa  abbinata a uno schema luce piena o a uno schema  loop, può trasmettere serenità, grazia, tranquillità, descrizione e delicatezza.
  • Una luce dura e diretta abbinata ad uno schema split dai contrasti estremi o con uno schema luce dal basso, evoca tensione, forza o drammaticità.

Ogni volto ha una struttura unica, che richiede un’analisi specifica per determinare come la luce interagisce con i suoi tratti. La posizione e la distanza della key light devono essere adattate per valorizzare al meglio il soggetto e definire il carattere visivo dell’immagine. Una volta stabilita questa base, entrano in gioco gli altri ruoli della luce per completare e arricchire lo schema.

Linea di ripresa

La posizione della fotocamera rispetto al soggetto e alle sorgenti luminose è un elemento cruciale nella progettazione di uno schema luce. La scelta della linea di ripresa influenza:

  • La percezione delle ombre: variando l’angolo di ripresa varia la porzione del viso inquadrata illuminata in alta o bassa luce, le ombre possono risultare più o meno evidenti. Uno schema luce di taglio può commutare in uno split cambiando semplicemente il punto ripresa senza modificare la posizione della luce e del  soggetto
  • La resa dell’incarnato: L’angolazione della fotocamera modifica il modo in cui la luce si riflette dal soggetto verso l’obiettivo, influenzando i picchi di riflesso dell’incarnato e degli elementi riflettenti del vestiario.

Anche un piccolo cambiamento nell’angolo di ripresa può trasformare completamente il risultato visivo, rendendo essenziale la coerenza tra la linea di ripresa e lo schema luce.

Posa del soggetto

La posa del soggetto, inclusa la posizione del corpo e degli arti, contribuisce in modo significativo alla definizione dei volumi, delle strutture e delle ombre. È fondamentale comprendere che:

  • La stessa posizione delle luci e della fotocamera avrà un effetto completamente diverso se cambia la postura del soggetto.
  • Un cambio di posa richiede quasi sempre una riallocazione della key light per mantenere la coerenza dello schema luce.

Ad esempio, uno schema Rembrandt progettato per una posa frontale perde completamente il suo effetto distintivo se il soggetto ruota leggermente il volto. Anche una rotazione di pochi gradi può alterare la disposizione delle ombre, richiedendo un riadattamento della luce principale.

 

La Funzione degli Schemi Luce

Spesso durante i miei eventi live come relatore per Nikon School o in veste di Ambassador Elinchrom, mi chiedono se ho una raccolta di schemi luce da fornire nei miei corsi.

Rispondo che ne ho moltissimi a titolo esemplificativo nelle slide che fornisco ai miei studenti ma anche che cercare di imparare gli schemi luce copiando i diagrammi con le posizioni delle luci è totalmente inutile!

Principali Schemi Luce

I principali schemi luce nella fotografia di ritratto e in generale nella fotografia di soggetto sono:

  1. Schema luce piena
  2. Schema luce butterfly
  3. Schema luce diffusa
  4. Schema luce loop
  5. Schema luce Rembrandt
  6. Schema luce dal basso
  7. Schema luce ad anello
  8. Schema luce split
  9. Schema luce di taglio
  10. Schema luce a fessura
  11. Schema di controluce
  12. Schema luce silhouette

 

Il giusto equilibrio

Ogni schema luce è un equilibrio tra:

  • Estetica e narrazione: L’illuminazione non deve solo essere bella, ma deve anche raccontare qualcosa.
  • Coerenza e impatto visivo: Tutti gli elementi devono lavorare insieme per creare un’immagine armoniosa e coinvolgente.

Uno schema luce ben progettato non è mai frutto del caso, ma il risultato di una visione chiara e della padronanza di tecniche precise.
È attraverso questa consapevolezza che il fotografo può trasformare un semplice ritratto in una narrazione visiva potente ed evocativa.

Che informazioni non ci fornisce un diagramma luce?

Questi non forniscono informazioni fondamentali, come:

  • La caduta effettiva della luce sul soggetto: Quanto e come la luce si distribuisce sul volto e sul corpo.
  • I rapporti di illuminazione: La relazione tra le diverse sorgenti luminose e il loro effetto sulle ombre.
  • Le distanze e le angolazioni: Elementi che determinano la qualità della luce e il suo impatto sulla scena.
  • L’influenza delle luci parassite: Riflessioni indesiderate che possono alterare l’equilibrio visivo.
  • L’effettiva quantità di luce erogata: Un parametro spesso trascurato, ma cruciale per mantenere coerenza e precisione.

La progettazione di uno schema luce, che si tratti di un sistema semplice o complesso, non si basa su tentativi, ma su principi chiari e precisi

Schema luce = comunicazione visiva

Al centro di questi principi c’è la comunicazione visiva: ogni scelta luminosa deve contribuire a definire il significato e l’atmosfera dell’immagine attraverso un’appropriata coerenza fra la caratterizzazione del soggetto attraverso l’illuminazione, l’espressione del soggetto, la linea di posa, il rapporto soggetto sfondo, gli elementi della scena e col mood del progetto o della serie fotografica.

 

Schemi luce Rembrandt a confronto

Per definire uno schema luce non conta la posizione delle luci ma l’effettiva grafica delle ombre disegnate sul volto dalla luce principale.

Regole importanti:

  • Cambiando la linea di posa, cambia anche l’ombreggiatura e quindi si può rovinare lo schema luce.
  • Cambiando l’angolo di ripresa si inquadra una porzione di viso differente: ad esempio se su uno schema luce split mi sposto di fianco al soggetto lo trasformo in una luce piena
  • Cambiando la posizione della luce modifico le ombre e i riflessi. Una luce naturale genera uno split ma se la porto più indietro di pochi cm, pur restando uno split cambiano texture e macro ombre.

Facciamo un esempio concreto:
Un Rembrandt progettato per una posa frontale produce un risultato completamente diverso se il volto del soggetto viene ruotato in una posizione di ¾.
schemi luce rembradt a confronto a sinistra una ragazza con i volto in posizione frontale foto in bianco e nero e a destra un ragazzo con il volto il tre quarti fotografati da Francesco Francia con luci flash da studio

  • Foto a sinistra: rembrandt con posa del volto frontale. La keylight è posizionata in alto a sinistra con un angolo di 60 ° rispetto all’asse delle spalle.
  • Foto a destra: rembrandt con posa del volto in ¾ . La keylight è posizionata in alto a sinistra con un angolo di 70 ° rispetto all’asse delle spalle.

La luce principale nella foto di destra è più arretrata rispetto al ritratto facciale proprio per l’angolo diverso del volto e l’esigenza di disegnare bene il famoso triangolo di luce nell’occhio contrapposto.

Come puoi imparare a gestire la luce?

Se chiedo a un mio allievo di realizzare un ritratto con uno schema luce di taglio, un incarnato in zona 6, una key light semi-dura con un rapporto di illuminazione di 1:16, una rim light morbida in contrappunto e uno sfondo in zona 4, scattando a f/4 in piano americano, lui saprebbe esattamente quale immagine ottenere. Non solo: saprebbe già pre-visualizzarla nella sua mente e realizzarla senza errori, al primo scatto e senza mai andare a tentativi.

Questo non è un virtuosismo ma un metodo basato su consapevolezza e precisione, che combina il sistema zonale di Ansel Adams con i principi dell’illuminotecnica, è fondamentale per un fotografo che vuole padroneggiare la luce in ogni condizione, anche in esterni, creando la luce desiderata indipendentemente dalle condizioni ambientali. L’uso creativo della luce, vero tratto distintivo di un fotografo, diventa così parte integrante della sua firma stilistica. Questo approccio permette di lavorare rapidamente, concentrandosi esclusivamente sul soggetto e sulla posa, elementi cruciali per l’efficacia comunicativa di una foto. Conoscere la tecnica per non pensare alla tecnica: è questa la chiave per raggiungere risultati impeccabili e replicabili al primo scatto.

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    Francesco Francia
    Fotografo di moda e pubblicità specializzato in fotografia di ritratto in ogni genere fotografico, offre servizi esclusivi e corsi in tutta Italia.
    ... Esperto di illuminotecnica e direzione della fotografia è Ambassador Nikon ed Elinchrom e docente in prestigiose accademie in Italia come CSF Adams di Roma e Nikon School. Relatore in grandi eventi sulla fotografia, realizza workshop e corsi online sul suo approccio innovativo all'illuminazione in fotografia.
    Indice dei contenuti
    Modella con un grande fiore rosso in testa, indossa un top e una gonna rossa, illuminata con luci rosa e rosse che creano un effetto teatrale e artistico.
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