cosa è uno schema luce spiegato da Francesco Francia fotografo di ritratto e moda. Foto e schema luce di una modella divisa in luce e ombra per uno schema luce split in un ritratto glamour

I RUOLI DELLA LUCE IN UNO SCHEMA DI ILLUMINAZIONE

CAPIRE I RUOLI DELLA LUCE E' FONDAMENTALE PER STRUTTURARE UNO SCHEMA LUCE EFFICACE E SENZA ERRORI IN OGNI CONTESTO INDOOR E IN ESTERNI
cosa è uno schema luce spiegato da Francesco Francia fotografo di ritratto e moda. Foto e schema luce di una modella divisa in luce e ombra per uno schema luce split in un ritratto glamour

Un sistema di illuminazione, sinonimo di schema luce, si struttura attraverso i ruoli delle luci, non sulle sorgenti luminose utilizzate.

Con i miei allievi al Centro Sperimentale di fotografia Adams e con i miei allievi dei corsi on line Nikon School ribadisco frequentemente di questo concetto fondamentale quando si parla della struttura di uno schema luce o sistema di illuminazione.

Vediamo le differenze sostanziali:

Sorgente luminosa

Una sorgente luminosa è qualsiasi dispositivo o elemento che emette luce, naturale o artificiale, utilizzato in fotografia per illuminare un soggetto o una scena. Non va confusa con il ruolo della luce nello schema, che dipende dalla sua funzione specifica (es. key light, fill light, rim light). La sorgente definisce il tipo, l’intensità e la qualità della luce, mentre il ruolo ne determina l’uso creativo e narrativo nell’immagine.

Ruolo della luce

Il ruolo della luce in uno schema fotografico è la funzione specifica che una sorgente luminosa svolge per creare l’atmosfera visiva desiderata e comunicare il messaggio dell’immagine

Comprendere questa differenza è fondamentale per progettare uno schema luce efficace e ottenere il controllo completo sulla resa visiva.

PRINCIPI FONDAMENTALI

  • Una singola sorgente luminosa può ricoprire uno o più ruoli, collaborando con altre luci per creare un’illuminazione coerente e visivamente d’impatto. Ad esempio, un flash utilizzato come key light per illuminare un soggetto in una scena indoor, se equipaggiato con un ombrello traslucido deep, può generare una luce diffusa che, oltre a fungere da luce principale (key light), agisce anche come fill light naturale, senza necessità di pannelli, e contemporaneamente illumina lo sfondo come background light. In questo caso, una sola sorgente luminosa ricopre tre ruoli, proprio come fa normalmente la luce solare in ambienti naturali.
  • Un ruolo della luce può essere condiviso da più sorgenti. In una fotografia beauty, ad esempio, tre softbox – due laterali e uno dal basso – possono collaborare per ricoprire l’unico ruolo di fill light rispetto alla luce principale (key light) generata da un illuminatore dedicato.

Comprendere questi ruoli è fondamentale per costruire schemi luce che siano tecnicamente impeccabili e narrativamente potenti, ma soprattutto evita di commettere gravi errori, primo su tutti l’incoerenza di illuminazione.

KEY LIGHT (luce principale)

Concetti fondamentali sulla keylight

  • La key light è il ruolo della luce che definisce il carattere della foto prodotta.
  • È quella che stabilisce il carattere visivo dell’immagine e genera le ombre principali sul soggetto.
  • La key light definisce non solo il modello di illuminazione, ma anche il nome dello schema luce, associandolo, anche se complesso, a uno dei 13 schemi luce base della tradizione ritrattistica (ad esempio, Rembrandt, butterfly, loop ecc).
  • La posizione, la durezza, l’angolazione della key light ed il modellatore con cui è equipaggiata, determinano la struttura delle ombre sul volto e sul corpo del soggetto.
  • Una key light diretta crea di base ombre più pesanti, passaggi repentini luce/ombra, enfatizza la texture e i riflessi, creando un effetto drammatico, mentre una key light diffusa ammorbidisce le ombre, rendendo l’immagine più delicata, plastica generando maggior degradée tonale e quindi enfatizzando il volume.

È sempre la sorgente primaria che “disegna” il volto, e le sue ombre sono il primo elemento da considerare quando si costruisce uno schema luce.

fotografia di moda di Francesco Francia per una campagna pubblicitaria di abiti Cashmere. Modella con abito nero e cappello poggiata su un grande uovo metallico illuminata da una luce drammatica stile Helmut newthon con ombre dure e luci cinematografiche

Schema luce piena con volto in ¾ verso la keylight. La luce crea la tipica ombreggiatura a zig zag sul lato opposto del volto generando una M rovesciata. 2/3 del viso in alta luce e 1/3 in ombra.

FILL LIGHT (luce complementare)

La fill light è la luce che determina il rapporto di illuminazione, regolando il peso delle ombre create dalla key light. Il suo ruolo è fondamentale per bilanciare l’immagine e decidere il livello di drammaticità o morbidezza delle ombre.

Rapporti di illuminazione

In illuminotecnica, la luce erogata da una sorgente si quantifica in STOP esattamente come per l’esposizione. Quindi anche la luce di schiarita o fill light si misura in luce incidente con l’esposimetro esterno. Ne consegue che il peso delle ombre si quantifica in stop.

Un rapporto di illuminazione 1:8 significa che la fill light pesa 8 volte in meno rispetto alla key light, con una differenza di 3 stop in luce incidente (2³). Questo genera ombre marcate ma leggibili.

Il metodo per gestire la fill light

Iniziamo da un esempio concreto: se voglio ombre decise ma leggibili, so che dovrò usare un rapporto di illuminazione intermedio.

Misuro la fill Lighting luce incidente e la imposto a -3 stop rispetto alla key light.

Quest’operazione si fa rapidissimamente con l’esposimetro esterno sia in luce continua che usando il flash.

Questo mi consente di ottenere immediatamente il risultato desiderato, senza dover guardare il display della fotocamera o fare tentativi. La precisione nella gestione della fill light consente di creare immagini replicabili e di ottimizzare il lavoro sul set in maniera incredibile.

Questo approccio professionale offre vantaggi enormi:

  • Consapevolezza: Sapere esattamente quale risultato ottenere prima di scattare.
  • Efficienza: Eliminare i tentativi e avere più tempo utile per concentrarsi sul soggetto, migliorando l’interazione con esso.
  • Sfruttare la luce ambiente come schiarita quando si usa il flash.
  • Capire ed escludere le dominanti colore
  • Saper simulare la luce solare col flash: in esterni quando non c’è il sole, in notturna, in una location indoor
  • Più tempo per portfolio personale:  Finire prima un set lavorativo e dedicarsi a progetti personali sfruttando l’occasione di avere un modello professionista a disposizione per altro tempo.
    Lettura della luce nelle immagini altrui: Una conoscenza approfondita dei rapporti di illuminazione permette di analizzare e comprendere gli schemi luce utilizzati da altri fotografi.

Conoscere la tecnica non significa limitarla, ma liberarla. Quando sai gestire la luce, puoi smettere di pensarci sul set e dedicarti completamente alla narrazione e al soggetto.

RIM LIGHT (luce di contorno)

La rim light ha lo scopo di separare il soggetto dallo sfondo, evidenziandone i bordi e aggiungendo tridimensionalità all’immagine.

È particolarmente utile per:

  • Definire le silhouette.
  • Evidenziare i contorni di capelli, spalle e profili.
  • Aggiungere un effetto enfatizzante dello shape del soggetto

La rim light è una luce spesso sottovalutata, ma riveste un ruolo fondamentale nella creazione di profondità e nella definizione visiva dell’immagine. È essenziale per separare il soggetto dallo sfondo e guidare l’osservatore nella lettura dell’immagine. Non a caso, è uno degli elementi distintivi nell’iconografia delle pin-up, nel cinema classico hollywoodiano e nella ritrattistica americana, dove il suo utilizzo è straordinariamente diffuso

BACKGROUND LIGHT (luce di sfondo)

La background light illumina lo sfondo, contribuendo a creare un contesto visivo coerente con il soggetto. Può essere utilizzata per:

  • Aggiungere profondità alla scena.
  • Enfatizzare texture o dettagli evocatici sullo sfondo in modo selettivo ( anche con più sorgenti spot)
  • Separare ulteriormente il soggetto dallo sfondo.Anche se può sembrare un ruolo secondario, la gestione della luce di sfondo è cruciale per costruire un’immagine equilibrata e visivamente interessante.

ESEMPIO PRATICO

Prendiamo in esame uno schema luce di una mia foto glamour in bianco e nero per capire le funzioni dei quattro ruoli della luce e come li ho impiegati.

cosa è uno schema luce spiegato da Francesco Francia fotografo di ritratto e moda. Foto e schema luce di una modella divisa in luce e ombra per uno schema luce split in un ritratto glamour

  • La Key light è stata ottenuta utilizzando un flash abbinato a un ombrello deep bianco con un diametro di 105 cm. Questo tipo di ombrello produce una luce semi-diffusa grazie al fenomeno della diffrazione: il fascio luminoso emesso dal flash colpisce il fondo dell’ombrello e genera molteplici rimbalzi interni. Durante questi rimbalzi, i fasci luminosi si scompongono ulteriormente, frammentandosi in una miriade di direzioni. Il risultato finale è una luce complessivamente morbida e uniforme, ideale per creare un’illuminazione diffusa che avvolge il soggetto in modo naturale e controllato.
  • La Fill light è in rapporto 1:16 ed è una luce riflessa dal pavimento e dalle pareti bianche dello studio fotografico. In questo caso rispetta facilmente il principio di coerenza di illuminazione ( parlerò di questo principio fondamentale in uno dei prossimi articoli) perché sarà sicuramente del giusto grado di diffusione.
  • La Rim light è stata ottenuta riflettendo direttamente la keylight con un pannello silver speciale costruito da me.
  • La Background light è una luce dedicata con uno spot centrale Led Fresnel che crea un effetto vignetta molto pastoso ed armonico grazie anche alla luce diffusa della keylight che schiarisce i contorni del cerchio di luce. Lo spot centrale incornicia il soggetto con un’aura di luce circolare dai contorni sfumati. Questo rafforza la concentrazione sul soggetto a livello di percezione visiva, principio importante soprattuto in una fotografia glamour.

Ci sono quindi soltanto due sorgenti che grazie ad altri elementi chiamati corpi illuminanti ( qui pavimento, pareti e pannello) bastano per creare i quattro ruoli fondamentali che costituiscono lo schema luce.

Ogni ruolo della luce ha una funzione specifica, ma è la combinazione di questi ruoli che crea un’immagine coerente e d’impatto. La key light definisce le ombre principali e il nome dello schema luce, la fill light regola il rapporto di illuminazione e il peso delle ombre, la rim light separa il soggetto e crea tridimensionalità, e la background light completa il contesto visivo.

La comprensione e la gestione consapevole di questi ruoli sono essenziali per passare da una semplice fotografia a una narrazione visiva potente ed evocativa.

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    Francesco Francia
    Fotografo di moda e pubblicità specializzato in fotografia di ritratto in ogni genere fotografico, offre servizi esclusivi e corsi in tutta Italia.
    ... Esperto di illuminotecnica e direzione della fotografia è Ambassador Nikon ed Elinchrom e docente in prestigiose accademie in Italia come CSF Adams di Roma e Nikon School. Relatore in grandi eventi sulla fotografia, realizza workshop e corsi online sul suo approccio innovativo all'illuminazione in fotografia.
    Indice dei contenuti
    Modella con un grande fiore rosso in testa, indossa un top e una gonna rossa, illuminata con luci rosa e rosse che creano un effetto teatrale e artistico.
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